un mio pensiero
Quanto parliamo di Sauvignon Blanc ci si apre un mondo davanti. Originario della Valle della Loira in Francia oggi è diffuso praticamente in tutto il mondo, dalla Francia agli Stati Uniti, dalla Nuova Zelanda all’Australia e in ogni areale si esprime con vini dalle caratteristiche differenti. Molto “ciccioni” e “potenti” quelli di Pouilly-Fumé in Francia e verticali, affilati e leggeri quelli neozelandesi.
Il Sauvignon viene coltivato molto anche in Italia con oltre 3.800 ha vitati. Nello specifico qui ci troviamo davanti ad un Sauvignon proveniente dal Collio Goriziano, un piccolissimo areale a forma di semicerchio al confine tra Friuli Venezia Giulia e Slovenia. Qui questo vitigno copre circa 300 ettari su 1500.
Arrivando al Sauvignon di Tiare ci troviamo davanti ad un vino vinificato in acciaio con una leggera criomacerazione e un 20% della massa che svolge la malolattica (seconda fermentazione che trasforma l’acido malico, più forte e percepibile in bocca in acido lattico, più morbido). A mio avviso una bellissima espressione di questo nobile vitigno proveniente da una delle aree più vocate d’Italia per la produzione di vini bianchi.
Scheda tecnica
Uvaggio
100% Sauvignon Blanc
regione
Friuli Venezia Giulia
annata
2018
maturazione
In acciaio sulle fecce fini
affinamento
6 mesi
prezzo
19€
Valutazione
analisi gusto-olfattiva
ALLA VISTA 👁️
Alla vista si presenta giallo paglierino chiaro con qualche riflesso verdolino.
AL NASO 👃🏻
Al naso spiccano le note vegetali di foglia di pomodoro ed erba tagliata senza però togliere importanza ai fiori di sambuco; ai frutti tropicali come mango e papaya e in chiusura un finale agrumato di pompelmo rosa.
IN BOCCA 👄
In bocca una bellissima sapidità fa si che la beva sia piacevole e con una persistenza veramente notevole.
Abbinamento
Perfetto con i piatti a base di asparagi. Da provare con tagliolini al tartufo nero estivo.