Ermacora: produttore di vino, custode di biodiversità e espressione unica di un territorio, i colli orientali del friuli
Un po’ di storia
Nata nel 1922 come una fattoria con poche mucche, qualche animale da cortile e un po di terra da coltivare, utile al sostentamento della famiglia nel primo dopoguerra diventa con il passare degli anni un’attività dedita alla coltivazione della vite e alla produzione di vino, mantenendo però un legame indissolubile con la terra di appartenenza e cercando di valorizzare il territorio come solo i veri vignaioli sanno fare.
Dal 2012 la famiglia entra in possesso anche del famoso CRU Montsclapade che da alla luce il famoso Pignolo, un’uva austera, dura ma al tempo stesso in grado di regalare vini rossi di notevole spessore se lavorato correttamente.
Nel 2019 viene spostata la produzione in una cantina più moderna nel cuore del Montsclapade.
La visita
Iniziando la visita mi ha colpito da subito la passione che Marco (l’Enologo) e Nicola (il responsabile commerciale) mettono nel loro lavoro. Ho percepito che fare vino per loro significa qualcosa di più che spremere l’uva e imbottigliare un “liquido alcolico profumato”, ho appreso che tengono molto alla loro terra e fanno di tutto per valorizzarla… dalla vinificazione fatta singolarmente per ogni piccola parcella di vigna, alla riduzione drastica dell’uso di prodotti fitosanitari preferendo lo sfalcio dell’erba al diserbo… tutto ciò viene fatto perché il rispetto della terra è il valore fondamentale per un vignaiolo e qui l’ho respirato appieno.
Nel proseguo della visita, Marco mi ha fatto fare un tour dei vari vigneti e mi ha mostrato come vengono lavorati. Spostatoci in cantina ho avuto l’onore di fare una mini verticale di Pignolo dove due vini degustati direttamente dalla barrique… un’esperienza sicuramente unica.
La degustazione
Passando alla degustazione, ho trovato tutti vini puliti, con una grande eleganza, ottima riconoscibilità del vitigno e riconducibilità al territorio
- Friulano 2022 Montsclapade – Freschezza al massimo e buona persistenza
- Pinot Bianco 2022 – Una buona espressione di un vitigno poliedrico
- Pignolo 2017 (bottiglia) – Un vino rosso da approfondire perché dalle grandi potenzialità
- Pignolo 2016 (barrique) – Una struttura invidiabile
- Pignolo 2018 (barrique) – Notevole ma ha bisogno di legno e maturazione
- Picolit – Il passito friulano per eccellenza dalla grande personalità
Nel complesso una visita veramente ben fatta che mi ha trasferito le potenzialità di un territorio pazzesco chiamato Friuli.
I voti alla visita
da 1 a 10